IPSA MAGAZINE
➤ Il Progetto

“Girls Code it Better” il progetto per ridurre la disparità di genere promosso da Officina Futuro Fondazione MAW e con il contributo scientifico dell’Università di Bologna e della Bocconi

Parte la nuova edizione di “Girls Code it Better”, il progetto nato per ridurre la disparità di genere, con circa 1.600 studentesse iscritte, 68 scuole coinvolte, per un totale di 13 regioni.

Il progetto, pensato per le studentesse iscritte alla scuola secondaria, nasce da un’idea di Officina Futuro Fondazione MAW, e prevede la partecipazione a laboratori di progettazione, programmazione informatica e fabbricazione digitale. Il progetto, pur coinvolgendo direttamente ‘solo’ 1.600 studentesse, nei fatti ha il potenziale di raggiungere più di 55.000 studenti. ‘Girls Code it Better’ non si limita, infatti, solo a creare una community di ragazze con competenze digitali avanzate, ma coinvolge l’intera scuola nella riflessione sui pregiudizi e sugli stereotipi.

Durante il percorso le studentesse hanno l’opportunità di imparare a creare siti web, sviluppare app e videogame, costruire robot, progettare manufatti e stamparli in 3D. Grande importanza viene data anche alle soft skill come la capacità di imparare a imparare, sviluppare il pensiero critico, progettare, lavorare in team e comunicare.

Il percorso si svolge a scuola, un pomeriggio a settimana da novembre ad aprile, per un totale di 45 ore (16/20 incontri concordati).

La voce degli organizzatori e promotori.

Costanza Turrini, ideatrice e project manager del progetto “Girls Code it Better”, spiega: “Questo stimolante percorso è possibile solo creando una rete di scuole che promuovono il digitale come competenza trasversale alle discipline, un network sostenuto da territori e da aziende partner che ne valorizzino i risultati. […] Quello che proponiamo alle studentesse è un percorso di imprenditorialità nel quale sperimentare la creatività e approfondire le conoscenze sviluppando nuove competenze. Si tratta di un progetto testato ormai da diversi anni e che sappiamo funzionare e dare buoni risultati”.

A supporto di questo vi è uno studio condotto da Michela Carlana (Harvard University e LEAP – Università Bocconi) e Margherita Fort (Università di Bologna), secondo cui partecipare al programma aumenti la probabilità di voler diventare una programmatrice di circa 10 punti percentuali rispetto al non vivere questa esperienza.

Tra i sostenitori del progetto orientato alla riduzione della disparità di genere in ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) per l’anno scolastico 2021/2022 ci sono: Consiglio Regionale della Puglia, Comune di Bologna, Comune di Parma, Comune Padova, Comune di Verona, Comune di Portogruaro, Fondazione di Piacenza e Vigevano, SEW Eurodrive, Aimag, Banca di Credito Cooperativo di San Cataldo, FTP, Giuneco, Naviger.