Davide Modena è Direttore dell’Area comunicazione e promozione di Trentino Sviluppo (https://trentinosviluppo.it/), la società della Provincia autonoma di Trento che si occupa di sviluppo economico e di assistenza alle aziende interessate a localizzarsi in Trentino attraverso l’offerta di servizi tecnologici ad alto valore aggiunto e la crescita di occupazione qualificata attraverso quattro Business Innovation Centre e due Poli tecnologici. Tra questi il Polo Meccatronica (https://polomeccatronica.it) e Progetto Manifattura (https://progettomanifattura.it/). Complessivamente ospitano circa 140 imprese con oltre 750 dipendenti e un laboratorio di prototipazione meccatronica, ProM Facility (https://promfacility.eu/#/).
Nel Polo Meccatronica convivono tre realtà: quella dell’impresa, quella della ricerca e quella della formazione. Quattro le scuole presenti: un centro di formazione professionale, il CFP Veronesi (cfpgveronesi.it), un istituto tecnico tecnologico, l’ITT Marconi (Home – ITT Marconi Rovereto) con due corsi di alta formazione, una scuola tecnica di manufacturing design, il Made++ (https://www.made.tn.it/)
e un liceo sperimentale in quattro anni, STEAM International (https://liceosteam.it/) (Science, Technology, Engineering, Mathematics ovvero scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) nato nel Polo Meccatronica e che successivamente ha aperto anche le sedi di Parma e Bologna.
«Attualmente», spiega Davide Modena, «nel Polo Meccatronica entrano ogni giorno tra i 500 e i 600 studenti iscritti alle diverse scuole. Tutti corsi a indirizzo tecnico e tecnologico che consentono a chi li frequenta un accesso facilitato alle facoltà scientifiche, uno strumento essenziale per sopperire alla mancanza cronica di figure professionali specializzate che lamentano le aziende italiane. Credo che ancora oggi esista un forte pregiudizio verso le scuole tecniche e professionali, che non attraggono i giovani e vengono talvolta snobbate dalle famiglie. Con il risultato che troppi ragazzi e ragazze scelgono licei classici e scientifici, trascurando le scuole STEM che invece sono validissime per avviare verso percorsi occupazionali molto qualificati».
Ma un’offerta formativa così complessa non rischia di essere un po’ disorientante?
Non direi. Il nostro intento è proprio quello di favorire un’integrazione tra i mondi della formazione professionale, dell’istruzione tecnica, della formazione universitaria e post-universitaria per far crescere gli studenti in un ambiente in cui è normale che persone con diversi livelli di preparazione, dall’istruzione secondaria al dottorato possano cooperare su progetti pratici, dentro i laboratori e nei centri di ricerca, su input delle aziende. Il punto di arrivo può essere un corso di dottorato in innovazione industriale (triennale) come quelli offerti dall’Università di Trento o un percorso professionalizzante post laurea come quelli offerti da Mech Industry Academy (https://www.mech-industry-academy.it/) dove vengono sviluppate alte competenze, per esempio, sulla stampa 3D o su Internet of Things, ma anche, semplicemente, entrare in una delle aziende che si appoggiano al Polo per sviluppare i propri progetti di ricerca e sviluppo».
Come funziona l’interazione fra Polo tecnologico, scuole e aziende?
Un esempio che mi piace citare è quello della Bonfiglioli (Bonfiglioli | Gearmotors, gearboxes, motors, inverters, electric motors : Bonfiglioli), multinazionale con sede a Bologna che nel 2011 ha deciso aprire un piccolo centro di ricerca nel Polo Meccatronica per sviluppare un nuovo prodotto grazie anche ai contributi per la ricerca industriale messi a disposizione dalla Provincia autonoma di Trento (mediamente pari al 50% dell’investimento effettuato). Il Bonfiglioli Mechatronic Research ha iniziato in uno spazio di 50 metri quadrati con tre persone, oggi è diventata una fabbrica di 6.000 metri quadrati con 110 dipendenti, in gran parte giovani (ragazzi e ragazze) formati nelle scuole locali e rappresenta la business unit dell’intero Gruppo per le soluzioni meccatroniche e dell’Internet of Things. Ambiente e disponibilità di competenze professionali sono un fattore determinante per avere successo.